PROGRAMMA

L’uomo è l’unico essere vivente che per vivere ha bisogno di dotarsi di un senso.

Il senso di cui ci occupiamo qui è quello inteso nella sua accezione di percezione dei fatti interni relativi alla propria persona e quindi di coscienza di sé, che non può comunque prescindere da un concetto di significato e direzione cui tendere, anche e soprattutto in ambito relazionale e all’interno di un contesto reale di vita.

La ricerca del senso diventa quindi fondamentale compito ontologico della persona che fa da sfondo a tutta l’esistenza, assumendo in alcuni momenti particolari sfumature difficili e obbligando a passaggi percepiti come insidiosi. Senza avere la pretesa di cercare un senso unico per tutti, non si può negare che tutti ne cerchino uno, magari personalissimo, ma che consente il fluire dell’esistere e che questo senso può e deve essere trovato principalmente dentro di noi, ma anche dentro la relazione terapeutica.

Nel corso del workshop, riflettiamo in parte, come l’uomo sia anche biologicamente e mentalmente predisposto al senso, come vi sia una stretta relazione tra il processo artistico e la ricerca del senso e come la richiesta di cura contenga la domanda più o meno implicita o esplicita di trovare un senso smarrito o mai trovato.

Questo filo conduttore permette inoltre di individuare alcuni possibili strumenti e metodi di intervento per l’arteterapeuta seguendo l’idea della ricerca di senso.

Destinatari

Rivolto a docenti e diplomati della formazione, arteterapeuti, insegnanti, studenti e chiunque sia interessato ad avvicinarsi a questo tipo di esperienza.

Conduttrice

Isabella Bolech, Arteterapeuta, Psicologa. Ha vasta esperienza di conduzione di gruppi e di interventi individuali nell’area dell’handicap fisico e mentale e della malattia psichiatrica, nonché di gruppi espressivi per ragazzi e adulti Conduce gruppi di formazione e di aggiornamento per educatori. Esercita privatamente nel suo studio di Pavia.

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