(…) C’è solo una finestra chiusa
e tutto il mondo fuori;
e un sogno di ciò che potrebbe esser visto
se la finestra si aprisse,
che mai è quello che si vede
quando la finestra si apre.
Fernando Antonio Nogueira Pessoa

Molto spesso, nelle arti figurative oltreché nella letteratura, è stata rappresentata la finestra.
Finestra come incarnazione di un’apertura e comunicazione tra interno ed esterno, tra privato e pubblico. Dove lo spazio interno ha spesso assunto il ruolo di accoglienza, protezione, attesa, oppure solitudine, isolamento, reclusione, e lo spazio esterno ruolo di avventura, scoperta, ignoto, azione, rischio, pericolo.
Finestra come metafora di “veduta”, di sguardo sul mondo, di mediazione tra noi e gli altri, di apertura alle possibilità.
Di fatto, sul piano pratico, non è forse la finestra un’apertura su un muro alla ricerca di aria e di luce?
Nel corso di questo workshop, attraverso la libera espressione e la sperimentazione dei materiali artistici, potremo riflettere su alcune domande significative riguardanti la personale modalità di vedere il mondo che ci circonda, al fine di trovare quel senso di connessione tra interno ed esterno, tra speranze ed opportunità, tra fantasia e realtà, rispondendo al desiderio di realizzazione dei nostri sogni e scoprendo inattese possibilità.

Programma

Una giornata da trascorrere insieme per sperimentare le risorse dell’arteterapia.
Lavoreremo con materiali artistici differenti esplorando liberamente le loro caratteristiche, alternando momenti di espressione artistica a momenti di confronto verbale.
La condivisione con il gruppo è fonte di scambio di “vedute” e arricchimento reciproco.

Conduttrice
Roberta Tezza,

designer, arteterapeuta, danzamovimentoterapeuta. Membro di EFAT (European Federation of Art Therapy), Professionista Certificata FAC, iscritta ad Apiart. Arteterapeuta Specializzata nelle Patologie del Movimento e nelle Malattie Neurodegenerative presso il Fresco Parkinson Institute in collaborazione con il Graduate Art Therapy Program della New York University. Dopo il diploma accademico all’Istituto Marangoni e la professione di designer e docente di materie artistiche e teoriche presso istituti qualificati di settore, si diploma in Arteterapia Clinica presso Lyceum. Di seguito la Formazione Avanzata e poi il percorso di Supervisione Avanzata in At condotti da Elizabeth Stone.
Si diploma in Danzaterapia Clinica, a Lyceum. Già Vicepresidente Ass. Prof. It. Arte Terapeuti, Membro della Commissione Valutazione ed Etica e Socia Fondatrice della Sezione TriVeneto. Opera nel suo studio a Verona con adulti e minori, in seduta individuale, in coppia e in gruppo e presso strutture e associazioni. Segue giovani colleghi in Supervisione individuale e di gruppo. Lavora in ambito preventivo, socio-educativo e clinico, collaborando con equipe di riferimento e specialisti.
Ha esperienza di rilievo con persone con disabilità medio grave e grave, affette da Sindromi cromosomiche, colpite da patologie neurodegenerative e neuromotorie, con bambini e adolescenti affetti da PCI, con adulti sofferenti di disturbi psichiatrici (1° Servizio di Psichiatria ULSS 20 Verona), con pazienti affetti da DCA (Centro Regionale per DCA Ospedale G.B. Rossi Borgo Roma Verona). Ha tenuto corsi di aggiornamento (ECM) sull’applicazione dell’arteterapia in ambito psichiatrico per il 1° Servizio di Psichiatria ULSS 20 Verona. Conduce percorsi a sostegno di genitori di bambini e ragazzi con disabilità. Ha condotto stage teorici/pratici nell’ambito della formazione e percorsi nell’ambito della prevenzione al burnout, a sostegno del dialogo e della coesione del gruppo di lavoro, rivolte a professionisti della relazione d’aiuto.


Data

Sabato 28 Gennaio 2017

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