Al confine posso attendere che tu mi dia un cenno.
Con me ho portato ciò che di più prezioso e meno inutile avevo per il viaggio.
Ancora non vuoi dirmi dove andremo,
e di che cosa avrò bisogno,
ma ai miei piedi scarpe leggere ho calzato,
e in tasca qualche caramella di gioia che stringo nella mano.
Tutti sogniamo il magico giardino di rose che vediamo all’orizzonte però non siamo capaci di apprezzare le rose che fioriscono sotto le nostre finestre

Dale Carnegie


Programma

Confine è tutto ciò che separa, una linea a volte immaginaria, a volte reale, che divide. Confine è anche limite invalicabile al di là del quale si aprono territori diversi.
Spesso viviamo il limite come ostacolo e barriera verso delle possibilità che proprio perché lontane ci appaiono desiderabili e ideali e quindi ci troviamo in difficoltà e sotto pressione nella tensione spasmodica di raggiungere obiettivi che illusoriamente ci sembrano a portata di mano e viviamo la frustrazione di non riuscirci.
Il limite invece non solo è intrinseco nella nostra natura di esseri umani, ma è anche confine nel senso di ciò che ci definisce nel qui e ora, nell’oggi, nella nostra esistenza di tutti i giorni e che solo ci consente di apprezzare e vivere con pienezza la nostra realtà.
Nel nostro percorso di vita è quindi importante che lo conosciamo fino in fondo, che ne comprendiamo le funzioni, forse anche per riuscire a superarlo davvero.
Due giorni per ragionare su questo fondamentale tema con lo strumento dell’arteterapia, alla ricerca di immagini e suggestioni per incontrare il confine. E guardare al di là.

Conduttrice

Isabella Bolech, Arteterapeuta, Psicologa.
Ha vasta esperienza di conduzione di gruppi e di interventi individuali nell’area dell’handicap fisico e mentale e della malattia psichiatrica, nonché di gruppi espressivi per ragazzi e adulti Conduce gruppi di formazione e di aggiornamento per educatori. Esercita privatamente nel suo studio di Pavia.

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